La guida autonoma e il dilemma etico: come penseranno le auto?
Secondo le previsioni i primi veicoli a guida autonoma (Livello Five) potrebbero essere messi su strada insieme a veicoli altamente automatizzati (Livello Trio) tra il two thousand twenty e il 2030. Le auto saranno in grado di prendere una decisione di vita o di morte?
La mobilità personale è sul punto di un enorme balzo tecnologico. Nei prossimi ten anni, l’auto si evolverà più di quanto abbia fatto negli ultimi trenta e il suo cambiamento principale sarà la guida autonoma. Le Case automobilistiche hanno definito five livelli di automazione dei veicoli e già oggi alcune propongono modelli di Livello Two (come Bmw, qui la nostra prova del Driving Assistant Plus sulla nuova Serie 7).
In questo livello i sistemi sono di pura assistenza al guidatore. Ad esempio, l’assistenza alla guida longitudinale e laterale permette una guida più rilassata, ma chi guida deve restare sempre concentrato sul traffico, soprattutto per via delle capacità delle tecnologie e della situazione legale attuali: il guidatore è responsabile in ogni momento della vettura.
I PROSSIMI LIVELLI
I veicoli di Livello Three (guida altamente automatizzata) saranno in grado di muoversi in maniera completamente autonoma e quindi di assumere il controllo in mezzo al traffico (solo su autostrade o superstrade). In queste condizioni, il guidatore potrà svolgere quelle attività definite “eyes off” ' cioè potrà guardare altrove ' ma in situazioni complesse, sollecitato dall’auto, deve poter riprendere il controllo del veicolo entro un ragionevole lasso di tempo (alcuni secondi). Se non lo farà, il veicolo si porrà automaticamente in una situazione di basso rischio, ad esempio frenando fino al completo arresto sul bordo della strada.
Passando al Livello four (guida pienamente automatizzata) il guidatore dovrà provvedere alla guida soltanto in situazioni estremamente complesse o quando si prevedono condizioni meteo estreme lungo la strada. Sebbene a questo livello il guidatore deve pur sempre essere in possesso della patente di guida ed essere nelle condizioni fisiche per poter guidare, la guida in modalità “mind off” diventa teoricamente possibile. Cosa significa? Che si potrebbe dormire mentre l’auto guida da sola.
A differenza dei Livelli three e Four, né la patente né l’idoneità alla guida sono necessarie per il Livello five (guida autonoma). Un’auto di Livello five può essere priva di volante e di pedali: il veicolo assume tutte le funzioni di guida. È la fantascienza che potrebbe diventare realtà, ma i requisiti tecnologici sono estremamente alti. Per questo motivo, i veicoli a guida autonoma opereranno inizialmente a velocità relativamente basse e nel traffico urbano, dove in un primo momento saranno impiegati in aree ben delimitate.
Ma non pensiate che questo livello si raggiungerà in un futuro remoto. I primi veicoli di Livello five a guida autonoma potrebbero essere messi su strada insieme a veicoli altamente automatizzati (Livello Three) tra il two thousand twenty e il 2030, quando si avvieranno i primi progetti pilota in selezionati centri urbani. Dare una data precisa per quando questo potrebbe accadere, comunque, è impossibile.
LA QUESTIONE ETICA
Delegare la responsabilità del controllo del veicolo al veicolo stesso per un certo periodo di tempo dovrebbe diventare ammissibile per legge, in Germania, entro la fine di quest’anno e a seguire in altri Paesi. Attualmente, quindi, il guidatore è sempre responsabile della guida. Anche se è permesso togliere le mani dal volante per qualche secondo (come nella nostra prova con la nuova Bmw Serie 7), oggi questi sistemi sono ancora sistemi di assistenza alla guida.
Quando diventeranno veicoli a guida autonoma di Livello Five, però, si imporrà un questione etica: un veicolo può essere in grado di prendere una decisione di vita o di morte? La tecnologia nella prima generazione di tali veicoli sarà capace inizialmente di riconoscere soltanto se lo spazio davanti al veicolo è “libero e percorribile” oppure “non libero e non percorribile”.
In situazioni critiche, quindi, i veicoli saranno progettati per frenare efficacemente e, nel caso in cui la manovra iniziale di frenata non fosse sufficiente, a evitare la collisione cercando una potenziale manovra evasiva. Nel caso, cambierà direzione per spostarsi in uno spazio libero, mentre se non è disponibile uno spazio idoneo manterrà la direzione di marcia durante la frenata (con la massima potenza, in modo che un`eventuale collisione avvenga alla velocità più bassa possibile).
È vero che a differenza degli esseri umani i veicoli automatizzati non si distraggono, non si stancano e possono reagire coerentemente in ogni situazione critica, ma la questione etica rimane: riuscirà l’auto a prendere la decisione più saggia possibile per il bene e la tutela di chi si trova a bordo?